Con la firma del Contratto sulla Mobilità 2018 le norme relative ai trasferimenti per l’a.s. 2018/2019 saranno identiche a quelle del corrente anno scolastico.
In sostanza nulla di nuovo, per cui avremo sempre :
- Il 60% dei posti vacanti e disponibili destinati alle immissioni in ruolo. Di detti posti il 50% sarà attribuito alle GAE e 50% ai concorsi 2016.
- Ai trasferimenti da fuori provincia saranno assegnati il 30% dei posti rimasti disponibili dopo le operazioni di mobilità provinciale. ai passaggi di ruolo (sia provinciali che interprovinciali) il 10%
- Massimo 5 preferenze per scuola
- Con una sola domanda sarà possibile chiedere sia mobilità provinciale che interprovinciale per un massimo comunque di 15 preferenze
- Confermata l’identica valutazione sia per quanto attiene al servizio di ruolo che non di ruolo (solo per mobilità non per individuazioni perdenti posto su scuola)
- Deroga al vincolo triennale di permanenza sulla scuola assegnata all’atto dell’immissione in ruolo nel corrente anno scolastico ovvero ottenuta per trasferimento o assegnazione negli anni precedenti, anche coloro che hanno ottenuto nomina in ruolo in altra provincia potranno chiedere il trasferimento in province diverse rispetto a quella assegnata.
- Ovviamente le domande saranno presentate sempre online
- Anche l’aumento di posti previsto dalla legge di bilancio (sarebbero previsti circa 18 mila posti in piu’) saranno assegnati alla mobilita’ (ovviamente secondo l’aliquota del 30% piu’ 10% per i passaggi) e alle immissioni in ruolo (60%)
A seguito dell’anticipata intesa e del fatto che non ci sono mutamenti nel contratto, la corte dei conti dovrebbe registrare celermente il testo contrattuale per cui è prevedibile che dopo le festività natalizie, entro comunque la fine del mese di gennaio, potrebbe essere pubblicata l’O.M. con le date di presentazione delle domande di mobilità per i vari ordini e gradi di scuola.
L’anticipo della presentazione delle domande dovrà essere necessariamente accompagnata dal D.M. di determinazione degli organici, altrimenti l’obiettivo di completare le fasi della mobilità e le immissioni in ruolo prima dell’estate sarà vanificato.
Per quanto ci riguarda, evidenziamo che il testo dell’intesa sottoscritta e la conferma del contratto sulla mobilità, non affrontano assolutamente gli aspetti negativi che si sono avuti nella mobilità del corrente anno e le questioni pendenti per le immissioni in ruolo e i concorsi.
In particolare vogliamo riferirci:
a) All’obbligo imposto di scegliere solo 5 scuole;
b) All’obbligo di presentare una sola domanda per la mobilità provinciale e interprovinciale
c) Al limite delle sole 15 preferenze
d) Alla mancata soppressione della procedura di scelta da parte dei dirigenti per i docenti trasferiti su ambito
e) Alla mancata previsione della destinazione alla mobilità dei posti che, per assenza di aspiranti nelle GAE o nelle graduatorie dei concorsi 2016, a docenti in possesso della laurea specifica per accedere su tali posti, atteso che l’abilitazione, per chi è già di ruolo su altra classe di concorso, non deve essere un requisito ostativo per la mobilità;
f) Alla mancata previsione della stabilizzazione in organico di diritto dei posti di sostegno in deroga. Unico presupposto che consentirebbe un rientro nella provincia di residenza per tantissimi docenti titolari in altre province o altre sedi disagiate della stessa provincia di titolarità
g) Mancata previsione di un piano di assunzione in ruolo – massimo biennale – per lo svuotamento delle GAE e conseguente immissione in ruolo.
h) Mancato impegno a risolvere il problema di quanti, inclusi in graduatoria dei concorsi banditi nel 2016, anche con la proroga di un anno della validità della procedura concorsuale, rischiano di non ottenere la nomina in ruolo per l’errata previsione dei posti indicati da parte del MIUR nei bandi. Mancata previsione della istituzione dei posti di potenziamento per la scuola dell’infanzia e un piano organico di immissione in ruolo di tantissimi docenti ancora inclusi nelle graduatorie GAE infanzia
l) Mancata previsione di un concorso riservato per gli assistenti amministrativi che, pur in possesso del diploma di secondo grado, hanno svolto negli ultimi 8 anni almeno 3 anni, anche non continuativi, come DSGA
m) Mancata previsione di un piano di stabilizzazione nei ruoli dei collaboratori scolastici degli operatori ex lsu attualmente dipendenti dalle cooperative che hanno in appalto i servizi di pulizia nelle scuole. Ricordiamo che per tale problematica è in corso sia procedura di infrazione delle norme europee sulla gara svolta dal MIUR che inchiesta penale per aspetti poco chiari nella procedura di assegnazione a talune cooperative.
Per tutti questi motivi, riteniamo che ancora una volta le OO.SS. cosiddette rappresentative, nello specifico CGIL-CISL-UIL-SNALS abbiano tradito le giuste rivendicazioni e i diritti del personale della scuola, sia di ruolo che non di ruolo, anteponendo logiche politico/sindacali alla reale tutela degli interessi dei lavoratori.
Ancora una volta diciamo loro:
VERGOGNA !!!!
Ancora una volta diciamo che anche questo governo ha fallito tutta l’azione politica sulla scuola, sperperando risorse pubbliche senza aver dato risposte agli studenti, alle famiglie, ai lavoratori, lasciando così inalterati tutti i problemi strutturali, ordinamentali, occupazionali che affliggono da decenni la scuola pubblica.